Matita 6B
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”MATITA 6B” di TOTI BURATTI
Inaugurazione sabato 2 Settembre 2017 ore 18.30
Orario: dal martedì alla domenica 17.30 – 19.30
Presentazione di Giulia Naspi
Troppo spesso la sensibilità d’animo viene scambiata per fragilità eccessiva che ci spezza di fronte alla realtà sempre più drammatica del nostro mondo.
In verità chi la possiede è dotato di occhi e di cuore più grandi, tanto da poter accogliere tutto quello che di bello e di brutto c’è nel mondo e potersi così armare come meglio crede al fronte della sofferenza, e Toti Buratti ha fatto della matita 6B la propria arma, non solo di difesa, ma da combattimento pacifico di chi impugna un ideale con forza e determinazione e ne fa un obiettivo da raggiungere quotidianamente.
Afferra decisa l’armamento, ma ciò che ne esce è il tratto delicato della mina che nelle sue mani non distrugge, ma crea dalla nuvola delicata del biancoscuro una realtà paradossale che scaturisce dall’ironia con la quale Toti affronta la vita, la guerra, l’assurdità del mondo che si combatte e si disintegra senza logica.
L’umorismo che aleggia tra le sfumature dei suoi disegni è quello tipico della satira, intesa non come provocazione fine e se stessa, bensì come motore di un atto riflessivo profondo che si innesca nel momento in cui osserviamo le sue opere.
Sono proprio i paradossi, i desideri infantili, e le realtà oniriche a colpirci al cuore e allo stomaco come un colpo d’arma invisibile sferrato da lontano e percepibile solo nel momento in cui l’opera vede la luce, ma i suoi effetti si propagano ogni volta che osserviamo un disegno di Toti, che si erge così a partigiana del nostro tempo.
In bilico tra il dramma e la leggerezza, il sorriso amaro è il mezzo tramite il quale l’artista vuole portare alla riflessione per risvegliare le coscienze assopite, e il disegno è come un esorcismo che tenta di tirar fuori il male per far spazio al bene che chi crede nella propria lotta non vedrà mai come perduto, ma solo come uno stato primordiale al quale tornare per ristabilire l’equilibrio.
L’arma delicata di Toti Buratti non uccide, non miete vittime, e invece di annientare genera idee e sentimenti che si articolano tra le cromie tenui dei gessetti colorati, dove trovano spazio i carri armati e i fili spinati, solo disegnati però, con quella delicatezza tipica del suo tratto che ne fa una “disegnatrice combattente” come lei stessa si definisce, ma con una caratteristica che la rende unica: la capacità di combattere una battaglia contro l’indifferenza e la crudeltà armandosi non solo di matite, ma di straordinarie leggiadrìa e delicatezza che arrivano al cuore senza colpire troppo forte, ma abbastanza per condurre un nuovo esercito di disegnatori combattenti.
"MATITA 6B" di TOTI BURATTI
Un disegnatore satirico non ha scelta, deve diventare un “disegnatore combattente”.
Dilagano ignoranza, opportunismo, intolleranza, cinismo, indifferenza, come un'invasione dagli effetti devastanti.
E' necessario dare vita a una nuova resistenza.
E' il momento di lasciare i nostri quieti rifugi, tornare partigiani e prendere le nostre armi: matite 6B, morbide e potenti.
Toti Buratti
GALLERIA FOTOGRAFICA INAUGURAZIONE
(Foto di Tiziana Torcoletti)